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Infettivologia > Proteina C Reattiva
Nella carrellata di immagini a dx sono mostrate le conclusioni di una recente revisione: "How to use: C-reactive Protein" pubblicata nel 2010, relative alle indicazioni sull'uso della Proteina C Reattiva nei bambini con febbre di natura da determinare, con infezione respiratoria, con sospetta infezione all'articolazione dell'anca e nel neonato. Il concetto finale č sempre quello: la Proteina C Reattiva va valutata nella complessitā del singolo quadro clinico e utilizzata quindi come un tassello di un puzzle decisionale clinico-diagnostico.
Dalla revisione del 2011 riporatata a lato di Van den Bruel (Valori diagnostici dei tests di laboratorio nell'identificazione di una infezione severa nel bambino febbrile BMJ 2011) si rileva che nč per la CRP nč per la Procalcitonina esiste un cut off unico che separi il bene dal male. (MeB pagina gialla vol 30 n.6) Nella pratica si puo' dire che una CRP uguale o superiore a 8 mg/100 ml (80 mg/L) e una Procalcitonina uguale o superiore a 2 ng/ml hanno una specificitā superiore al 90% e indicano con probabilitā quasi assoluta che ci si trova di fronte ad una infezione batterica grave. Peraltro solo una CRP inferiore a 2 mg/100 ml (20 mg/L) e una PCT < a 0,5 ng/ml hanno sufficiente sensibilitā per escludere uno stato settico. Comunque CRP e PCT possono aiutarci molto nel prendere decisioni davanti a un bambino febbrile senza altri sintomi e la CRP č senz'altro piu' comoda da eseguirsi al letto del paziente.
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