Menu principale:
Infettivologia > Proteina C Reattiva
UTILIZZO DELLA PROTEINA C REATTIVA CRP NELLA DEFINIZIONE DI EZIOLOGIA BATTERICA O VIRALE NELLE INFEZIONI RESPIRATORIE DELLE BASSE VIE.
Anche in questo caso la letteratura presenta dati non definitivi.
Si va da un lavoro del 1997dove gli autori concludono che la CRP, la conta leucocitaria e la VES hanno una limitata capacità di discriminare la polmonite pneumococcica da quella virale (Pichichero e al. Eur Resp J 1997), fino a una e-mail sul British Medical Journal in cui un Pediatra ambulatoriale svedese, ci informa che fra i suoi colleghi è diffusa l'usanza dipraticare un dosaggio della CRP su sangue capillare al fine di decidere se dare antibiotici in caso di infezione acuta delle basse vie respiratorie. (Brit Med J 2001) (Curiosamente una delle ditte produttrice dei test rapidi per la CRP ha la sede proprio da quelle parti, ma è anche vero che sono fra i Paesi Europei a più basso indice di prescrizione antibiotica).
Si arriva al 2003 dove un lavoro definisce valori di sensibilità e specificità della CRP nelle infezioni respiratorie dellle basse vie:
PROCALCITONINA, CRP E CONTA LEUCOCITARIA IN BAMBINI CON INFEZIONE DELLE BASSE VIE RESPIRATORIE
Prat e al. Pediatr Infect Dis J 2003
Per la CRP: con un limite di riferimento di 65 mg/L per distinguere virale da batterica, la sensibilità è del 79% e la specificità è del 67%.
Ma per distinguere nello specifico l'infezione Pneumococcica da altre eziologie, la sensibilità è del 90% e la specificità è del 60% che praticamente significa che una CRP bassa solo nel 10% sarà correlata all'eziologia pneumococcica.
Gli autori non hanno trovato nessuna correlazione fra eziologia batterica e conta leucocitaria e invece una significativa correlazione fra eziologia batterica e PROCALCITONINA PCT.
Menu di sezione: