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Il Prick test: gli errori

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ERRORI NELL'ESECUZIONE DEL PRICK TEST

Per quanto relativamente semplice da effettuare, il Prick test richiede comunque una certa attenzione e pratica per non incorrere negli errori segnalati nella tabella sottostante.
(Tratta da Ballista e al. Doctor Pediatria 3 2006)

REAZIONI FALSAMENTE POSITIVE

REAZIONI FALSAMENTE NEGATIVE

Distanza fra un test e l'altro < 2-3 cm

Mancata esecuzione (salto di goccia)

Sanguinamento

Insufficiente penetrazione dell'ago

Pressione eccessiva

Pressione troppo leggera

Trasporto di allergene da un altro Prick

Cute poco irrorata

Uso della stessa lancetta per più di un test

Malattie cutanee

Iperreattività cutanea

Estratti diluiti o scarsamente attivi

FARMACI E PRICK

Un altro errore in cui spesso si incorre, è quello di non chiedere le eventuali terapie mediche in corso.
Alcuni farmaci possono essere in grado di
inibire la risposta IgE mediata:
Cortisonici?
(solo se applicati topicamente all'avambraccio e se utilizzati per via sistemica per lunghi periodi, mentre per cicli di terapia brevi non hanno effetti negativi sul test).
Betastimolanti? NO
Antileucotrienici? Viene consigliato di sospenderli la sera prima del giorno dell'esame (National Jewish Medical and Research Center 2007)
Antistaminici? SI. Per quanti giorni andrebbero sospesi prima dell'esecuzione del Prick? Alcuni autori ritengono che siano sufficienti 3 giorni di sospensione per qualsiasi antistaminico si tratti, altri ritengono che per gli antistaminici a lunga durata d'azione (ketotifene, cetirizina), siano necessari almeno 5 giorni di sospensione.
In corso di
immunoterapia specifica inoltre, le reazioni all'allergene specifico si riducono e quindi si riduce anche il pomfo al Prick test.


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