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Population screening for celiac disease in primary care by district nurses using a rapid antibody test: diagnostic accuracy and feasibility study.
Korponay-Szabo Ir, Szabados K, Pusztai J, Uhrin K, Ludmàny E, Nemes E, Kaukinen K, Kapitàny A, Koskinen L, Sipka S; Imre A, Maki M
BMJ 2007;335;1244-1247 published on line 6 Dec 2007
Il lavoro ungherese valuta il possibile utilizzo del test rapido anti-t-TGA IgA come test di screening in una coorte di bambini di 6 anni. Dopo un adeguato periodo di formazione sull’esecuzione del test, 120 infermiere hanno testato 2676 bambini su 3518 nati nell’intervallo di tempo previsto per l’arruolamento. Le ragioni della non partecipazione di alcuni allo studio erano: rifiuto dei genitori (7%) o delle infermiere (8%) e il sovrapporsi del periodo dello studio con le vacanze dei bambini (8,5%). In realtà i bambini arruolati erano 2690, ma 5 di questi erano già stati diagnosticati come celiaci e 9 avevano già eseguito il test EMA ed erano risultati negativi. Ogni infermiera eseguì il test, in media, a 18 bambini.
Veniva eseguito sia il prelievo per il test rapido anti-t-TGA-IgA (10 µl), sia per eseguire le anti-t-TGA-IgA e gli EMA IgA e IgG in laboratorio (80 µl). I bambini positivi al test rapido e/o al test di laboratorio erano direttamente inviati all’unità di gastroenterologia Pediatrica per eseguire la biopsia. I loro risultati mostrano per il test rapido una sensibilità del 78,1% e una specificità del 100% riferiti alla diagnosi finale di celiachia con la biopsia; sempre una specificità del 100%, ma una sensibilità piu’ bassa (65,1% ) riferite al test rapido confrontato con i risultati combinati del laboratorio relativi a anti-t-TGA-IgA e EMA IgA e IgG. Un altro end point relativo al tempo intercorso fra l’esecuzione del test e la biopsia mostra un periodo decisamente piu’ breve per il test rapido (media 20 giorni) rispetto al test di laboratorio (media 142 giorni). Complessivamente la malattia celiaca fu diagnosticata ex novo (test rapido e/o test di laboratorio) nell’1,2% della coorte di bambini da loro analizzata. Le conclusioni degli autori sono favorevoli all’utilizzo del test specie nei paesi con risorse economiche limitate (considerando che il costo da loro riportato è di 10 euro a test!), ma che ulteriori studi sono necessari per poterlo validare in un utilizzo quotidiano o in un programma di screening che a sua volta pone interrogativi socio sanitari non di poco conto.
Population screening for coeliac disease in primary care by district nurses using a rapid antibody test: diagnostic accuracy and feasibility study.
Szabo K, Pusztai J, Uhrin K, Ludmány E, Nemes E, , Kapitány A, Koskinen L, Sipka S, Imre A, .
Department of Paediatrics, Medical and Health Science Centre, University of Debrecen, 4032 Debrecen, Hungary.
OBJECTIVE: To evaluate the feasibility and diagnostic accuracy of screening for coeliac disease by rapid detection of IgA antibodies to tissue transglutaminase performed in primary care. DESIGN: District nurses screened 6 year old children using rapid antibody testing of finger prick blood. They also collected capillary blood samples for laboratory determination of IgA and IgG antibodies to endomysium and IgA antibodies to tissue transglutaminase. Children with positive rapid test results were directly sent for biopsy of the small intestine. Setting Primary care in Jász-Nagykun-Szolnok county, Hungary. PARTICIPANTS: 2690 children (77% of 6 year olds living in the county) and 120 nurses. MAIN OUTCOME MEASURES: Positivity for antibodies to endomysium or transglutaminase in the laboratory and coeliac disease confirmed at biopsy. RESULTS: 37 children (1.4%, 95% confidence interval 0.9% to 1.8%) had biopsy confirmed coeliac disease. Only five of these children had been diagnosed clinically before screening. Rapid testing had a 78.1% sensitivity (70.0% to 89.3%) and 100% specificity (88.4% to 100%) for a final diagnosis of coeliac disease by biopsy. Sensitivity was 65.1% (50.2% to 77.6%) and specificity was 100% (99.8% to 100%) compared with combined results of IgA and IgG laboratory tests. Trained laboratory workers detected 30 of the 31 newly diagnosed IgA competent patients with the rapid test kit used blindly. Median time to biopsy after a positive rapid test result was significantly shorter (20 days, range 4-148) than after a positive laboratory result (142 days, 70-256; P<0.001). Children with coeliac disease detected at screening were smaller and had worse health status than their peers but they improved on a gluten-free diet. CONCLUSIONS: A simple rapid antibody test enabled primary care nurses to detect patients with coeliac disease in the community who were not picked up in clinical care. Extra training is needed to improve sensitivity.
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