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OTOSCOPIA PNEUMATICA E MINI TIMPANOMETRO NELLA VALUTAZIONE AMBULATORIALE DELL'OTITE
Non è certo questa la sede per affrontare il problema otite nel suo complesso, ma volevo semplicemente focalizzare l'attenzione sui rapporti fra otoscopia, otoscopia pneumatica e timpanometria, argomenti quanto mai discussi e dibattuti.
Nel 2003 da Los Angeles, Takata e coll. effettuano una ricerca sistematica per valutare le evidenze scientifiche, sull'accuratezza dei metodi diagnostici per determinare la presenza di effusione nell'orecchio medio nei bambini con otite media con effusione. Le loro conclusioni sono che: "l'otoscopia pneumatica può fornire se non le stesse, addirittura migliori valutazioni che non l'impedenziometria e reflettometria acustica" (apparecchio diagnostico ancora non in vendita in Italia). "Bisogna stabilire il grado di addestramento necessario al medico pratico per poter raggiungere questi risultati." Takata e al. Pediatrics 2003.
Ma se analizziamo le varie linee guida sulla gestione dell'otite, solo quella del gruppo di Cincinnati è fortemente a favore di un utilizzo più diffuso dell'otoscopia pneumatica; le altre hanno un atteggiamento molto più tiepido o addirittura non la nominano neppure.
L'uso dell'otoscopia pneumatica sembra quindi essere patrimonio di pochi pediatri e di quasi nessun otorino. L'otoscopia pneumatica non è comunque semplice da effettuare e da interpretare specie se il bambino è piccolo e irrequieto. La timpanometria può risultare più semplice in quanto lo strumento è più maneggevole e riduce la soggettività dell'operatore nella elaborazione del risultato. Il tutto va comunque riconsiderato, ricordando i postulati del test di Cochrane sul ricorso ai test diagnostici.
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